I FIORI DI BACH

Negli ultimi anni si è dimostrata la presenza di una relazione diretta tra sistema nervoso e immunitario; si parla di PNEI ossia di psico-neuro-endocrino-immunologia. Cosa significa?

Significa che un conflitto psicologico continuo e mai risolto, porta a cascata ad una alterazione del sistema neuroendocrino e successivamente a quella del sistema immunitario così come una alterazione immunitaria può portare ad una alterazione psicologica anche importante.

Risulta chiaro che la cura limitata all’aspetto fisico, non è completa.

Come trattare l’aspetto psicologico?

Ho molto usato, in questi anni, oltre ai farmaci omeopatici e omotossicologici, i fiori di Bach.

Il dottor Bach, primario del reparto di batteriologia dell’ospedale di Londra, nel 1920 scrive:

“La psiche è in grado di elaborare informazioni con una velocità e sensibilità nettamente superiori al cervello biologico perciò in essa compaiono più chiari che nel resto dell’organismo la genesi e lo svolgersi della malattia”.

Per Bach non esiste una relazione di causa effetto tra emozioni in squilibrio e patologia corporea: è invece un processo unico.

I fiori, aiutando il ripristino dell’equilibrio emozionale, sintonizzano l’individuo sul proprio ritmo energetico di base, agendo così sull’organismo intero.